La grande Musica... Insieme a Bologna
LUNEDÌ 16 GENNAIO 2023 ORE 20.30
TEATRO AUDITORIUM MANZONI
I VIOLONCELLI DELL'ORCHESTRA DI SANTA CECILIA
GIULIANA GIANFALDONI soprano
KIAN SOLTANI violoncello
Chesnokov
To Thee We Sing op. 27 n. 6
Vivaldi
Concerto per due violoncelli, archi e continuo in sol minore RV 531
Piatti
Serenata per due violoncelli, archi e continuo in re maggiore
Strauss
Nachtgang op. 29. n. 3 – Breit über mein Haupt op. 19 n. 2
Sollima
Violoncelles, Vibrez!
Gardel
Por una Cabeza
Villa-Lobos
da Bachianas Brasileiras n. 5: Aria
Bacharach
outh American Getaway
Piazzolla
Da Cuatro Estaciones Porteñas: Invierno Porteño – Primavera Porteña
FILI d’argento
Debuttano a Bologna i Violoncelli dell'Orchestra di Santa Cecilia insieme allo straordinario solista Kian Soltani per un affascinante viaggio intorno al mondo, capace di abbattere ogni barriera musicale
Un’orchestra di violoncelli a Bologna è quasi un ritorno a casa per questi archi che hanno visto la luce proprio nella nostra città, verso metà Seicento. È allora che alcuni artigiani scoprirono come avvolgere le corde di budello degli archi “da braccio” con un sottilissimo filo d’argento, rendendo possibile la costruzione di uno strumento nuovo, chiamato viulunzel, dalla tessitura amplissima verso il grave e verso l’acuto, che da quel momento ha occupato nella musica di ogni genere uno spazio sempre più grande. E i Violoncelli dell'Orchestra di Santa Cecilia, aiutati dalla possibilità del loro strumento di ricoprire tutti i registri di un’orchestra, hanno dato vita a questo originale progetto per raccontarci due mondi musicali. Si parte dall’Europa, dal primo Settecento fino al presente di Violoncelles, Vibrez! di Sollima, e si arriva in Sudamerica, tra Gardel, Piazzolla e Villa-Lobos, autori che, in una visione allargata della musica, hanno saputo cancellare le barriere tra i generi. Un viaggio sostenuto e illuminato dalla presenza di uno straordinario solista, il trentenne Kian Soltani, noto non solo per la sua grande abilità di interprete, ma anche per il suo eclettismo culturale.